Cari amici ed amiche,
dopo il seminario di meditazione che si è tenuto sabato scorso a Bogotà ho ripreso il viaggio.
Oggi voglio parlarvi di Honda e Mariquita, due mete turistiche colombiane non note al grande pubblico…ma che a me hanno profundamente emozionato.
Sono partito mercoledi scorso da Bogota’ con Daisy (la moto…comprata appositamente per il viaggio qui in Colombia) direzione Guaduas. Se vuoi sapere di più su questo bel paesino ti consiglio la lettura di questo spiraglio.
Eccomi raggiante il giorno della partenza…sulle spalle ho una ‘mia invenzione’ (la wild traveller bag ovvero…emh…un sacco nero di quelli che si usano per…beh…avrai capito no?! Usato a mo’ di zaino) di cui ti parlerò in qualche prossimo post…
Appema fuori Bogotà…pioggia…
…ma appena arrivato a La Vega…SOLE!
E da lì ho proseguito…seguendo la strada che ho raccontato nell’ultimo post. Prima di raccontarvi di Honda e Mariquita ci tengo a chiudere il capitolo Guaduas e far vedere qualche foto di un luogo meraviglioso…a soli pochi km dal paese…il salto de Versalle.
Circa 10 km fuori dal paese, direzione “La Dorada”…se non avete un mezzo proprio ci sono delle “camionetas” a Guaduas che vi ci portano per pochi euro.
Non vi aspettate da Guaduas un servizio turistico al pari di Cartagena o Santa Marta…ma a livello di bellezze naturali (e di clima) non ha nulla da invidiare a località più famose della Colombia. E insomma, si parte!
Medellin o Honda? Honda. Che non è una moto giapponese bensì una delle città patrimonio della Colombia. Situata sul fiume Magdalena a soli 200 metri s.l.m. ha un clima piacevolmente torrido. Ecco un primo squarcio appena arrivati in città…
Honda è conosciuta per la famosa Calle de las trampas…ma…tranquilli, nessuno vi imbroglierà! (“trampas” in spagnolo significa, appunto, “imbrogli”)…ecco alcuni scorci di queste belle e coloratissime stradine…
E la Chiesa di Honda. Dato che (nel mio caso) avevo di fronte ancora molta strada, ho deciso di ripartire (era più o meno mezzogiorno. La tappa successiva, circa 30 km, è Mariquita.
Ed eccoci arrivati, letteralmente, di chiesa in chiesa. Mariquita è un altro paesino di “tierra caliente” come dicono da queste parti. Ricordo infatti che in Colombia le nostre quattro stagioni non esistono…e la differenza di temperatura è data essenzialmente dall’altitudine a cui ci si trova.
Prima di proseguire…ti chiedo solo qualche istante per dare un mi piace a questo post. Scrivere, fare foto, ridurle, pubblicarle…richiede tempo ed energia…con questo semplice gesto contribuirai a far sí che questo mio piccolo lavoro di esplorazione e divulgazione su queste mete non troppo conosciute si diffonda, GRAZIE!
[like_to_read][/like_to_read]
Rovine di una chiesa di epoca coloniale
E a questo punto si prosegue. Rifornimento di benzina e controllo pressione gomme a Fresno. È un paesino che ti turistico non ha nulla, ma una piccola pausa prima di proseguire l’ho fatta volentieri, dietro alla sua collega di colore rosso, potete notare l’intrepida Daisy.
la pausa…ovviamente…era una pausa-caffè…
…e la strada principale di Fresno…
Ma non vi ho ancora detto che ho inventato uno zaino low-cost da viaggio. Lo potete vedere appoggiato sul serbatoio di Daisy…
Ebbene si… è un sacco nero modello spazzatura… del resto mi chiedete spesso come si fa a risparmiare quando si viaggia…beh…si fa anche cosi!!!
E quindi chiudo questo primo/secondo spiraglio di viaggio con la foto del primo tragitto:
Bogotà – La Vega – Villeta – Guaduas, 133 km con la mia moto (la cui velocità di punta è pari a ben 90km/h) e le mie pausa-caffè…circa tre quattro orette.
Nel prossimo Spiraglio vi racconto la strada da Fresno a Manizales…non sapevo che si sale fino a 4000 metri d’altezza freddo cane ed esperienza indimenticabile, con paesaggi mozzafiato, una strada indimenticabile. Il valico si chiama Alto de Letras. Uno di quei luoghi fuori dal tempo…
…se seguirmi in questa avventura, ecco il prossimo spiraglio: Con la moto a 4000 metri d’altezza (in Colombia)
…grazie per essere stato qui…e se il post ti è piaciuto…condividilo con i tuoi amici usando i pulsanti qui sotto. Arrivederci al prossimo spiraglio.
Lascia un commento