Caro amico, o amica,
come prima cosa, ben ritrovato o benvenuto sul mio blog.
Se non mi conosci, o sei qui per la prima volta, ti lascerò alla fine una breve presentazione ma, adesso, passiamo subito alla riflessione della settimana che, come da titolo, riguarda il legame, che non tutti hanno chiaro, tra consapevolezza e libertà.
Facciamo un passo indietro…
…durante i nostri percorsi capita, talvolta, quando cito il legame tra consapevolezza e libertà, di veder comparire un bel punto interrogativo, dipinto sul viso del mio interlocutore.
Dunque, so bene che il legame non è chiaro a tutti.
Ma dato che, esso, è fondamentale per i nostri scopi, ho deciso di dedicare a questo argomento un intero Spiraglio.
Iniziamo subito il ragionamento, partendo da un volo un po’ particolare.
Il volo del Calabrone
No, caro amico lettore, o cara amica lettrice.
Se hai pensato che voglio parlarti del celebre brano del compositore Rimskij-Korsakov, hai capito male. Voglio, invece, che tu immagini un vero e proprio calabrone.
Devi sapere che la cucina di casa mia è circondata da grandi vetrate, e questo fa sì che, ogni tanto, qualche insetto volante entri e non trovi più la strada per uscire.
Ho osservato, per anni, mosche, api, vespe scontrarsi ripetutamente coi vetri. E ogni tanto arrivava persino lui, il temutissimo calabrone
Attirato dalla trasparenza, e illudendosi di poterci passare attraverso, finiva per sbattere rumorosamente contro i vetri.
Quando accade, è capace di andare avanti per ore, pur avendo la finestra aperta, magari a mezzo metro di distanza.
Ed proprio questa situazione a mostrarci il legame tra consapevolezza e libertà.
Il calabrone…è libero?
Potremo dire che il calabrone è libero, ad esempio, libero di volare e decidere dove farlo, ma non del tutto.
Quando sbatte contro le finestre – se negli anni non avessi imparato una raffinatissima tecnica per accompagnarlo fuori (tramite una scopa) – rischierebbe di rimanere lì fino a morire di stenti.
Ma ecco che arriviamo subito al secondo quesito.
Il calabrone…è consapevole?
Qual è il grado di consapevolezza del calabrone?
Se intendiamo la consapevolezza, innanzitutto, come la cognizione di ciò che facciamo, mi verrebbe da dire che, ahimé, non lo è più di tanto.
Ma non perché sia sciocco o perché non si applica: semplicemente i suoi sensi, la sua percezione dello spazio e il suo sistema nervoso non sono in grado di riconoscere l’apertura lì vicino come una possibile via di salvezza.
L’uscita è, infatti, proprio lì, grande come una casa, ma lui non la vede.
Il calabrone non è consapevole dello spazio che lo circonda come lo siamo noi, ma è anche ben lontano da quella di un passero.
Ti assicuro che basta qualche briciola di pane per far sì che i passeri si fiondino dentro per mangiarle, salvo poi uscire alla velocità della luce non appena entro nella stanza. E ti assicuro anche che loro l’uscita la vedono, eccome, se la vedono.
Una scala di consapevolezza
Possiamo dire, allora, che il passero è più consapevole dello spazio che lo circonda, di quanto non lo siano le vespe, le mosche o i calabroni.
A sua volta, però, il passero non raggiunge la consapevolezza di un gatto, animale che, come tanti di noi ben sanno, è in grado di avere comportamenti veramente prodigiosi.
E nel vertice dell’intelligenza animale, se andiamo ancora più sù, e subito prima di noi umani, troviamo gli scimpanzé e gli orangotango.
Famoso il caso di questo esemplare, che teneva così tanto alla propria igiene da lavarsi ogni giorno le mani.
Il legame con la libertà
Libertà significa possibilità di agire, pensare, optare per certi comportamenti o scelte, invece di altri.
La mosca, o il caro calabrone, possono prendere alcune decisioni di base: se volare o posarsi, ad esempio, ma di fronte a un oggetto come un vetro, che va oltre le possibilità della loro consapevolezza, entrano in crisi.
Il passero, il gatto, il cane e la scimmia sanno risolvere problemi via via sempre più complessi.
Ed è a questo punto che entriamo in gioco noi esseri umani.
Quando il Soffio si Rivela
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Non tutti hanno lo stesso grado di consapevolezza
Non tutti, di fronte allo stesso problema, reagiamo allo stesso modo.
Tra le milioni di persone che nascono nei quartieri poveri delle grandi metropoli, c’è chi rimane legato a quella condizione, ma c’è anche chi riesce ad affrancarsene. Esiste persino chi, partendo da quei presupposti, giunge ad essere un imprenditore di successo.
C’è chi, poi, riesce a emanciparsi anche da una data condizione fisica.
Ad esempio, Joseph Pilates.
Nato cagionevole di salute, e malato, grazie a una disciplina e una volontà di ferro, unita a tanta creatività, riuscì, non solo a risolvere queste problematiche, ma anche a inventare il famoso metodo, a cui diede il proprio nome, e che si diffuse in tutto il mondo.
Dunque, a un basso livello di consapevolezza assomigliamo un po’ al calabrone.
Ma quando la nostra consapevolezza si eleva, ecco che diventiamo passero, gatto o orangotango.
E un giorno, forse, diventiamo persino esseri umani.
Più diventerai consapevole, più sarai libero
Per comprendere ancora meglio questo passaggio, prendiamo una delle tematiche su cui lavoro di più: le relazioni.
In particolare, tanti mi contattano perché ritengono di essere attratti da persone “tossiche”, con cui istaurano poi rapporti di dipendenza affettiva.
Quanta libertà c’è tali relazioni?
Finché la consapevolezza del proprio valore, dell’amore per se stessi, non si risveglia, siamo un po’ come il calabrone: andiamo sempre a sbattere contro lo stesso vetro (relazione disfunzionale) anche se l’uscita sarebbe lì, a due passi.
In pratica, manca la consapevolezza. Dunque, manca la libertà.
Libertà di poter dire, ad esempio, “Sai una cosa? Io non merito di essere trattato, o trattata, in questo modo. Se continui così, sceglierò di non frequentarti più”.
Bene, tra poco ci salutiamo ma, prima, via con la domanda più importante.
Come divento libero? Ovvero: come sviluppo la mia consapevolezza?
Arrivati a questo punto, mio caro lettore, o lettrice, ovviamente non basta un paragrafo, ma neppure un articolo. Ci vorrebbe un libro dedicato solo a questo argomento ma, intanto, proviamo a farci un’idea.
Il cammino principale, il più importante – anche se non a tutti potrebbe piacere questa via – è la meditazione.
Come abbiamo già visto in altri spiragli, la meditazione non è solo una tecnica per rilassarsi ed essere più tranquilli, ma la via maestra per l’obiettivo più luminoso che, come anima in cammino, puoi avere: conoscere te stesso.
Sul blog, nella sezione cerca, troverai tante risorse sulla meditazione.
Io te ne suggerisco due, che sono:
Un articolo, che si chiama: “Come meditare correttamente“
E una meditazione guidata, che trovi su questa pagina: “Meditazione Guidata per il Rilassamento Profondo“.
Su Spiragli di Luce, inoltre, lavoriamo sulla consapevolezza e, naturalmente, come avrai capito, sulla libertà, attraverso due percorsi principali.
Il primo è quello astrologico che, solitamente, parte con la lettura del tema natale in chiave evolutiva.
È bene specificare che puoi tornare a farti leggere il tuo tema natale, praticamente, tutta la vita.
In quanto strumento di sincronicità, infatti, il tema natale ti parlerà sempre delle sfide e delle risorse e opportunità attuali, mai di quelle passate.
La lettura del tema ti rende consapevole di chi sei, di quali strade sono o non sono adatte a te, di quali sono le maschere che ti trovi ad indossare, di quale sia la tua missione.
Una volta letto il tema, proseguiamo con un percorso chiamato 7 Cammini per attrarre la vita che desideri.
Sono 7 percorsi dedicati a 7 tematiche della vita:
professione, abbondanza, relazioni, emozioni, conoscenza più un percorso libero (in cui puoi scegliere tu l’argomento su cui lavorare) e un ultimo cammino dedicato a chi vuole avviare o ampliare un’attività olistica.
Ti lascio qui sotto i link per scoprire questi percorsi perché ora, mio caro lettore e lettrice, siamo quasi pronti a salutarci.
Mi auguro di cuore che questo Spiraglio sia servito, almeno un po’, a chiarire il legame che esiste tra consapevolezza e libertà. Se vuoi farmi sapere cosa ne pensi, o cosa ti ha trasmesso, puoi lasciare un commento qui sotto.
Ecco i link.
Le Sessioni di ASTROLOGIA EVOLUTIVA comprendono:
? Tema Natale
? Rivoluzione Solare
? Sinastria
? La lettura dei Transiti di un dato periodo e il Tema Natale Progresso possono essere svolti su richiesta. Puoi inviarmi un messaggio privato.
Le altre sessioni le trovi qui
? VAI ALLE SESSIONI DI ASTROLOGIA EVOLUTIVA
Le Sessioni intitolate “7 Cammini per attrarre la vita che Desideri“, sono sessioni di COACHING DI CRESCITA INTERIORE, abbracciano varie aree della vita, tra cui
? Abbondanza/Denaro – Cambiare Vita e Lavoro – Armonia nelle Relazioni – Equilibrio Emozionale – Conoscenza Spirituale – Percorso a Libera Scelta – Avvio attività olistica
Le trovi elencate e descritte qui:
? VAI ALLE SESSIONI DI CRESCITA INTERIORE
Io mi chiamo Elvio, sono un ex ingegnere che ha lasciato il lavoro e cambiato vita e, da ormai oltre 7 anni, mi dedico ad aiutare chi si sente pronto ad evolvere, e incarnare pienamente la propria missione.
Ti ringrazio per esser stato qui e ti mando un abbraccio, come sempre…
…pieno di spiragli di luce!
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Buonasera, solo per ringraziarla per tutte le importanti riflessioni ed esperienze così generosamente condivise su questo suo bellissimo blog! Che rendono molto più chiara la Direzione.
Ciao Bianca,
grazie a te della partecipazione e…se vuoi…dammi del tu 😉
un caro saluto
Elvio
Scusami, solo un pizzico di “timore” reverenziale per questo Spazio così silenzioso che però dice tantissimo!
Un caro saluto anche a te
Grazie di cuore ❣️