Caro amico, o amica,
mi capita, talvolta, di sentir usare l’espressione “seguire il flusso” in un modo piuttosto curioso.
Un modo che vorrebbe far equivalere questa espressione a qualcosa tipo: evito qualsiasi tipo di compito o responsabilità“.
E la evito perché tanto, appunto, “seguo il flusso della vita”.
Ma siamo sicuri che, quando diciamo di seguire il flusso, intendiamo questo?
Come sempre, per entrare meglio nell’argomento, facciamo un bel passo indietro.
Cosa significa seguire il flusso?
Per me, seguire il flusso significa, essenzialmente, lasciar andare l’ansia del controllo.
Significa smettere di voler prevedere ogni cosa, di volerle forzare ad andare come vuoi, a dispiacerti o soffrire quando non vanno come avevi desiderato.
Quando segui il flusso della vita, dunque, smetti di volerla condurre al guinzaglio, strattonandola a ogni passo, quasi fosse un cane rabbioso.
Significa lavorare sull’accettazione.
E non solo!
Oltre ad accettare (che, per inciso, non significa farti andar giù a forza qualcosa che non digerisci) potresti scoprire che ciò hai ottenuto, in relatà, vale di più di ciò a cui hai rinunciato.
Bello, vero?
In effetti, mio caro lettore, o lettrice, è così bello questo argomento, e mi meraviglio così tanto mentre scrivo queste parole – perché mi accorgo di non averlo mai trattato sul blog – che presto penso proprio che gli dedicherò uno spiraglio.
Che ne dici?
Ti piace l’idea di un articolo dedicato esclusivamente a questo argomento?
Se sì, fammelo sapere con un commento.
E adesso, veniamo al “però” della questione. Perché, come avrai sicuramente intuito, il concetto è affascinante…ma…c’è un però.
Cosa non significa seguire il flusso
Avere un atteggiamento aperto nei confronti della vita, ed essere pronti ad accogliere ciò che non ti aspetti, non significa che devi accettare tutto.
Questa è la prima insidia.
Mi è capitato di vedere persone che accettavano relazioni disfunzionali sostenendo, con una certa smorfia-finto-spirituale dipinta sul viso, che lo facevano perché “era capitato” e perché “almeno lavoro su me stessa”, aggiungendo l’immancabile: “e poi seguo il flusso”.
Ma se cammini per un sentiero e questo conduce a un burrone, che fai? Ti butti di sotto?
Sì, lo so che l’esempio è veramente abusato, ma in questo caso è anche veramente appropriato.
Seguire il flusso significa lasciar andare il controllo e predisporsi ad accogliere ciò che viene…ma…questo non vuol dire accogliere qualsiasi cosa.
Mi è capitato, poi, di vedere persone che rifiutavano di organizzarsi o che smettevano di fare qualsiasi tipo di pianificazione sostenendo che, appunto, “seguivano il flusso”.
Ma seguire il flusso non significa vivere alla giornata.
Ci sono scadenze, progetti, idee che hanno bisogno di pianificazione, di organizzazione, di sistematicità. Riuscire a pianificare la propria vita, con tutte le sue attività, è un’attività incredibilmente spirituale.
Non è un caso, ma è solo uno dei mille esempi, che la vita dei monaci, tanto in oriente quanto in occidente, sia scandita da ritmi e rituali ben precisi.
Ogni rituale, a dire il vero, e in qualsiasi zona del globo (o dell’universo?) segue una serie di passi precisi.
I rituali non si improvvisano.
È anche vero, naturalmente, che puoi organizzare e pianificare e, poi, quando e se qualcosa cambia, ecco che avrai l’opportunità di seguire il flusso.
Perché, se ci pensi bene, se rifiuti ogni regola, programmazione o pianificazione, in realtà, non c’è più nessuna variazione da accettare o accogliere.
Perché l’hai eliminata in partenza!
In conclusione…
…in conclusione, mio caro amico, o amica, direi che questo fraintendimento, sull’idea di seguire il flusso, fa parte di una macrocategoria di fraintendinenti, che hanno tra loro in comune il fatto di prendere alla lettera alcuni principi e leggi spirituali.
Se vuoi approfondire meglio questo punto, ne ho parlato per quanto riguarda la famigerata legge dello specchio, in particolare, quando questa viene usata come una sorta di freccia da scagliare contro qualcuno che esprime un bisogno o recrimina nei nostri confronti, sostenendo che ciò che sta dicendo è, in realtà, “uno specchio” di qualcosa di suo.
Se vuoi approfondire, ne ho parlato qui:
Leggi anche: “La legge dello specchio non si usa per incolpare gli altri “
Un altro concetto che mi è capitato di sentir interpretare in modo letterale è il celebre “tutto è uno“. In questo caso l’articolo lo trovi seguendo questo link:
Leggi anche: “Tutto è uno non va preso alla lettera“
Terzo e ultimo suggerimento, ma non per importanza, è questo spiraglio dedicato a ben 8 fraintendimenti del mondo spirituale:
Leggi anche: “Le 8 convinzioni più dannose del mondo spirituale“
Bene, credo di averti dato un bel po’ di “lavoro” (di lettura) da svolgere e, per oggi, direi che va bene così. Ti ringrazio di cuore e, come sempre, se fossi qui per la prima volta, ti allego una velocissima presentazione per capire chi è l’autore di questo articolo.
Mi chiamo Elvio Rocchi e sono un “ex ingegnere” che ha lasciato il lavoro e scelto di cambiare vita.
Adesso, attraverso il Blog e il mio canale YouTube condivido spunti, strumenti e tecniche per ispirare chi è alla ricerca di maggiore consapevolezza per cambiare la propria vita.
Il mio percorso di formazione abbraccia lo Sciamanesimo, l’Astrologia Evolutiva, il Reiki e le Costellazioni Familiari.
Mi auguro di rivederti su queste pagine ti mando un luminoso abbraccio!
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