C’è una notizia, tra quelle di ieri, che mi era sfuggita e alla quale, invece, credo andrebbe data la giusta rilevanza, soprattutto per le implicazioni sulla coscienza e sull’evoluzione della stessa, che questa implica.
Tra le novità principali, c’è il divieto di vendere cani e gatti nei negozi, quello di esporre animali in vetrina e quello di utilizzare animali nei circhi.
Ma il provvedimento, in realtà, prevede tante altre novità.
Le vediamo una per una e, poi, ti parlerò anche delle implicazioni che, a mio parere, tutto questo ha per l’espansione della coscienza umana.
Cosa cambierà?
Ci sono 5 novità principali che vengono introdotte con questa legge, vediamole una a una:
🔵 Vendita di cuccioli di cani e gatti
Non sarà più possibile vendere cuccioli di cani e gatti nei negozi di animali.
A partire dal 2024 sarà impossibile anche mostrare animali in vetrina. Quest’ultimo punto, a mio parere, ha grandi implicazioni dal punto di vista della coscienza: ne parleremo tra un attimo.
🔵 Vendita di animali online
Comprare un animale sul web comporta una serie di problematiche: la prima ha a che fare con l’atto “compulsivo” di comprare l’animale, senza vederlo, quasi come se fosse un oggetto.
La seconda con la vendita di specie protette. Verranno, dunque, introdotti più controlli.
🔵 “Certificato di conoscenza”
Verrà introdotto un “certificato” che aiuterà a conoscere meglio l’animale che si sta acqusitando e le sue esigenze.
Difficile dire se lo strumento ideato raggiungerà il suo scopo, ma l’idea è quella di ottenere adozioni più consapevoli.
🔵 “Stop agli animali nei circhi”
Questo punto, in realtà, entra a far parte di un provvedimento più ampio a tutela delle specie selvatiche, per giungere al divieto effettivo di presenza di animali nei circhi, saranno necessari 7 anni
🔵 “Stop ai cetacei in cattività”
Simile al punto precedente: verrà tolta anche la possibilità di tenere in cattività animali nei parchi acquatici
Cambierà qualcosa anche a livello di Coscienza?
La parte di prima, quella che hai letto qui sopra, è oggettiva: si tratta di provvedimenti effettivamente approvati.
Quella che sta arrivando, invece, è soggettiva: sono opinioni personali, che ti vorrei condividere, così, senza pretesa e giusto per ragionare un po’ insieme su come, gradualmente, molto gradualmente, muta la nostra società e la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e degli altri esseri viventi.
Un tempo maltrattare un animale, era consideato – non dico “normale” – però non punibile in nessun modo: non esistevano, infatti, leggi che lo vietassero.
Quando una legge manca, spesso, è perché la sensibilità collettiva, riguardo a una data problematica, è assente o carente.
Piano piano, però, le cose hanno inziato a cambiare, sono stati introdotti provvedimenti, prima più leggeri, poi via vie sempre più severi, che hanno tutelato gli animali, intervenendo, ad esempio, nei casi di abbandono, di maltrattamenti e così via.
E sai una cosa, mio caro lettore, o lettrice?
Trovo molto significativo un punto: il divieto di esporre animali in vetrina.
Prova, infatti, a immaginare quanto segue:
che effetto ti farebbe vedere degli uomini, o delle donne in una vetrina?
Ovviamente ognuno di noi trova orripilante un’immagine del genere.
Eppure, se ci rifletti, nell’antichità, e neanche fino a troppo tempo fa, questa drammatica situazione esisteva. Pensa, ad esempio, al fenomeno, ancora relativamente recente, della schiavitù.
Ebbene, se un animale viene esposto come una merce, in vetrina, è perché – evidentemente – si ritiene che sia assimilabile proprio a un oggetto.
E, cioè: naturalmente tutti sanno che non è un oggetto, ma una parte della loro coscienza ritiene per lo meno tollerabile che sia esposto allo sguardo di tutti.
Si ritiene, provo a dirlo in un altro modo, che all’animale non darà fastidio, e che lasciarlo esposto, dentro una gabbia, in uno spazio limitato, allo sguardo di chiunque passi, sia un qualcosa di “normale” e lecito.
Dunque, più che la legge, trovo importante ciò che sta dietro alla legge stessa.
Ovvero – almeno, a mio parere – il riconoscimento della dignità dell’animale. Il ribadire che non è un oggetto, un articolo di commercio, o una merce.
È un essere vivente, senziente, per tanti versi simile a noi e, chissà, in alcuni aspetti anche molto più avanzato di noi.
Ecco perché reputo importante questa legge.
Se reputi importante questo Spiraglio e, soprattutto, la notizia che racconta, caro lettore o lettrice, sentiti libero di condividerlo
Un abbraccio ❤️
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