C’è un celebre detto che incita a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo.
È molto interessante e profondo, ma oggi, ti propongo un idea diversa: vivilo, invece, come se fosse il primo.
Astrazione per astrazione, ti propongo questa nuova versione. Ed ho pure fatto la rima. ?
Cosa accadrebbe, infatti, se fossi nato in questo stesso istante?
Secondo quello che ti hanno raccontato, sei nato dal grembo di tua madre. Hai respirato, poi hai pianto, poi ti sei addormentato.
Per nove mesi non hai proferito parola, né hai mosso un passo.
Non te lo ricordi ma, a quanto dicono, pare che sia andata proprio così.
E se esistesse un’altra possibilità?
Io, ad esempio, sono nato adesso.
Non un minuto, né un’ora fa, ma proprio in questo istante. Non so chi abbia scritto le righe che vedo qua, sopra a questa. Io, no di certo. Sembra proprio che esista solo questo momento e, dunque, udite udite, sto vivendo il primo giorno della mia vita.
Questo significa che non ho aspettative. Non conoscendo nulla, non posso aspettarmi nulla. Ti confido che è una bella sensazione, profuma di leggerezza.
E non ho neppure rimorsi, rimpianti, né sensi di colpa. Non ho mai agito, dunque, di cosa dovrei pentirmi? Sono sempre più leggero. E fiducioso.
Non ho paura di nulla, perché niente, prima di adesso, mi ha mai spaventato. Perché? Ma è ovvio: perché sono appena nato. È il primo giorno della mia vita, e sono pronto a godermelo.
Va da sé che non ci sono blocchi da sbloccare, né nodi da sciogliere. Tutto è naturale, armonico, fluido. Fluisco con la vita.
E tutto è possibile.
Avanzatemi proposte, proponetemi iniziative, invitatemi in qualche luogo. Forse accetterò, o forse no. In tutti i casi, non sarà a causa di qualche preconcetto. È una bellissima sensazione, te lo assicuro. Ed è proprio per questo che non mi convince l’idea di vivere questa giornata come se fosse l’ultima.
Se lo fosse, sostiene qualcuno, mi lascerei andare completamente. Saprei accettare, accogliere e perdonare. Credo che sia vero, probabilmente, andrebbe così.
Ma posso fare, ugualmente, tutto questo, anche adesso.
E sai perché?
Perché oggi è il primo giorno della mia vita.
Non costruisco limiti per fingere di ritrovarmi in una situazione estrema che mi spingerà a superarli. Sono appena nato, e di limiti non ne vedo. E faresti bene, secondo me, a nascere adesso anche tu.
Che cos’hai da perdere? Vuoi davvero vivere questa giornata facendo finta che sia l’ultima? L’idea è bella, non lo nego, però qualcosa mi dice che potresti sprecarla. Ti potresti ritrovare, ad esempio, a riflettere sul passato.
Lo vedi quel muro alla tua sinistra? Sono i rimpianti, quelle cose che avresti voluto fare e non hai fatto. E quello a destra? Si chiamano rimorsi, e sono quelle che hai fatto, ma non avresti voluto fare.
Forse non ci penserai, ma se tu ti ritrovassi per davvero nell’ultimo giorno…beh…correresti questo rischio.
Io no. Perché sono appena nato. E sono libero da ogni tipo di condizionamento.
Sono nato adesso, e non ci sono altre verità che conosco.
Forse, su questo ti do ragione, una parte della mia mente non è poi così persuasa di quello che sto scrivendo, ma non importa…piano piano…si convincerà anche lei.
Nell’attesa, mi preparo a vivere il primo giorno della mia vita.
E tu?
Arrivederci al prossimo Spiraglio ✨
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Grand Elvio 💪 seguirò il tuo consiglio e il mio cuore ❤️ Buona Pasquetta e un forte abbraccio 🥰☀️✨
Un abbraccio a te Antonia ❣️