A partire da ieri sera, la tematica dei sacchetti biodegradabili a 2 centesimi ha fatto (ancora una volta) infuriare il web. Voglio fornire in questo Spiraglio un punto di vista spirituale, consapevole che sarò una voce fuori dal coro, nel tentativo di portare consapevolezza su questa vicenda. Fornendo anche, sul finale, una soluzione alla portata di tutti
Dopo due anni di vita in sud America, tornare in Italia è un brutto colpo. Non perché l’Italia non sia bella, anzi, pè un paese stupendo. È l’aria che si respira che è pesante. Voi ci siete immersi fino al collo, e magari non ve ne rendete conto. Almeno, non tutti. Ma per chi come me è stato all’estero, tornare è veramente difficile.
Perché? Per l’aria di indignazione continua e di disillusione cronica che si respira senza sosta.
All’italiano piace la polemica, c’è poco fa fare. Gli piace polemizzare, scontrarsi (per fortuna, quasi sempre, solo a parole) e, rullo di tamburi, indignarsi.
Indignarsi è diventata una moda all’ultimo grido nella penisola. Se non ti indigni non sei italiano. L’ultima indignazione, in termini cronologici, è quella dei sacchetti bio nei supermercati, che col loro temibile prezzo di 2 centesimi (qui un articolo tratto da IlGiornale.it) metterebbero a repentaglio l’economia delle famiglie italiane.
Ti dico la mia, come sempre, dandoti un punto di vista spirituale su questa vicenda.
Indignarti ti fa perdere energia
Quando ti indigni, ti stai dichiarando sconfitto dal mondo, dalla realtà che ti circonda. Stai gridando a gran voce: “qualcuno detiene il potere, io lo subisco passivamente!”
E l’Universo ti accontenta, spostandoti immediatamente sulla linea della vita in cui il potere, invece di esercitarlo, lo subisci.
Si potrebbe obiettare: “non è vero, l’indignazione serve per agire e cambiare le cose”. Diciamo che dipende. E cioè: dipende come agisci dopo esserti indignato.
Se la tua indignazione dà come unico risultato quello di lamentarti su Facebook, allora, starai sprecando ancora più energia. Se invece la tua azione ti porta a trovare una soluzione, in tal caso (e solo in tal caso) si, starai creando qualcosa di evolutivo.
Come recita un famoso adagio:
O trovi la soluzione, o sei parte del problema Condividi il TweetE una soluzione al “problema” dei sacchetti biodegradabili a 2 centesimi c’è! Abbi pazienza e segui il ragionamento che voglio esporti, te ne parlerò a breve.
La polemica alimenta il corpo di dolore collettivo
Se la tua azione (che, in realtà, dal punto di vista esoterico, è una re-azione) si traduce in commenti pieni di rabbia sui Social, quello che stai creando è fomentare quello che Echart Tolle chiama il “corpo di dolore collettivo”, l’insieme delle reazioni emotive negative di tutta la nazione.
Ogni nuovo commento contro i temibili sacchetti biodegradabili a 2 centesimi, contribuisce ad esacerbare il clima di vittimismo già sufficientemente esasperato nel nostro paese. E per la legge di attrazione, sappiamo bene che chi riveste il ruolo della vittima finirà col diventarlo sempre di più.
L’indignazione è, inoltre, un sentimento rivolto verso l’esterno e mai verso l’interno: la colpa è sempre degli altri e mai di chi si sente indignato.
A livello alchemico e spirituale, questa è una tremenda trappola.
Non ti consideri parte di un organismo, neghi la responsabilità individuale, credi che senza il tale politico, legge o partito, vivresti libero e felice.
Tutto ciò fa parte della grande illusione, la grande Maya degli induisti, di cui gran parte dell’umanità è ancora vittima. Se una sola persona si sente vittima, la diventerà. Ma se un milione, 10 milioni di persone si sentono tali, ecco che creeranno una realtà collettiva condivisa di vittimismo e schiavismo, in cui ci sarà chi governa e controlla e chi subisce le decisioni in silenzio.
Indignandoti per i sacchetti biodegradabili a 2 centesimi, crei la tua povertà
Come ragiona l’Universo?
Voglio subito spiegarti questo principio ma prima ti chiedo solo un istante del tuo tempo: dai un mi piace alla nostra pagina Facebook, aiuterai il nostro blog a crescere e rimarrai aggiornato sui nostri contenuti
Possiamo dire che l’Universo non giudica e non punisce. Semplicemente restituisce in forma concreta il messaggio di informazione energetica che gli stai inviando, secondo il principio “A chi ha sarà dato, e vivrà nell’abbondanza. A chi non ha sarà tolto anche quello che ha” (Mt, 13,12).
Se ti lamenti per i sacchetti biodegradabili a 2 centesimi è come se stessi gridando a gran voce (anzi, non è “come se”, è proprio così) “hey, per me anche 2 centesimi sono importanti, sono povero, toglietemi tutto!”
Sembra un meccanismo crudele ma, in realtà, è un semplice meccanismo.
La forza di gravità non è né buona, né cattiva: ti puoi suicidare lanciandoti da un ponte o volteggiare sulle colline, meravigliandoti di stupore, sul tuo parapendio. Lo stesso accade per la legge di attrazione: attiri ciò che pensi, che senti e che sei. Quindi attenzione alla lamentela.
“Ma non sono i 2 centesimi…è una questione di principio!”
Non credere che io non capisca che ci sono anche delle ragioni valide dietro a questa presa di posizione. Certo che ci sono. Ma il punto, caro amico e cara amica che mi leggi, è che è tutto il sistema in cui viviamo che è profondamente sbagliato e squilibrato.
Ti focalizzi sul sacchetto biodegradabile a 2 centesimi e protesti (con chi? su Facebook? A che serve?) quando potresti chiederti se sia sostenibile che milioni di camion solchino le autostrade di tutto il mondo, inquinando aria, acqua e terra.
È sostenibile che si deforesti l’Amazzonia e i boschi del nostro paese per piantare infinite monoculture per alimentare persone che vivono nelle grandi metropoli?
Il modello del supermercato, prima o poi, finirà. Non è pensabile con l’aumento della popolazione mondiale pensare di vivere in grandi città dove non si produce nulla e si riceve il cibo dalle campagne. Cosa accadrà quando finirà la benzina? E se dovesse esserci un black-out prolungato?
Poniti queste domande anziché pensare ai sacchetti biodegradabili per la frutta e la verdura.
Però, insisto che delle ragioni ci sono, e ti ricordo che avevo detto che una soluzione c’è.
Comprare dai G.A.S. – Gruppi di Acquisto Solidale
In tutta Italia sono presenti i Gruppi di Acquisto Solidale: si compra dai contadini e dai produttori del territorio, facendo acquisti sostenibili, a km0, spesso biologici, si incrementa l’economia locale e, rullo di tamburi, nessuno ti farà pagare i famosi 2 centesimi dei sacchetti.
I prodotti vengono infatti consegnati in cassette di frutta e verdura, che ovviamente possono essere riutilizzate rendendo il meccanismo ancora più ecologico.
Tante persone mi dicono “beato te che hai un orto, mi piacerebbe coltivarlo ma non ho tempo”. Ecco una soluzione: iscrivendoti al G.A.S. puoi comprare prodotti genuini, anche senza avere un orto.
Sarà sufficiente digitare su Google “Gruppo di acquisto solidale” seguito dal nome della tua città.
A titolo di esempio qui trovi il link alla rete nazionale dei gruppi di acquisto: Economiasolidale.net
Io stesso sono iscritto al G.A.S. da vari anni e posso testimoniare che è un ottima soluzione…priva di buste della spesa a pagamento! 🙂
In Conclusione…
Attenzione alla lamentela, attenzione alle reazioni facili, attenzione a ciò che fai e dici, perché ciò si ripercuote sulla realtà collettiva di cui anche tu fai parte.
Qui di seguito ti indico alcune letture per approfondire ulteriormente le tematiche che ho trattato.
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Per proseguire la lettura:
Sulla Legge di attrazione: Legge di Risonanza o di Attrazione: come funziona?
Il mio punto di vista sul nostro paese: Perché tornare ad Amare l’Italia
Alternative sostenibili: Un mondo migliore è possibile? – la Permacultura
Arrivederci al prossimo Spiraglio
Elvio Rocchi
GRAZIE