La legge dello specchio è un importante principio che ti aiuta a comprendere la tua connessione con gli altri e la realtà che ti circonda.
“La legge dello specchio“: già il nome è affascinante, non trovi?
Gli specchi hanno esercitato un grande fascino su di me, fin da quando ero bambino.
Nelle favole, spesso, gli specchi sono magici, e in un certo senso una qualche dose di magia la posseggono davvero, dato che ci permettono di vederci, di prendere contatto con un’immagine di noi…senza magari correre il rischio, come il povero Narciso, di annegare mentre cerchiamo di vedere la nostra immagine riflessa!
Ma che genere di immagine riflessa ci fornisce la legge dello specchio?
Non si tratta della tua immagine fisica: non vedrai riflesso il tuo corpo ed il tuo viso, bensì le tue caratteristiche psichiche ed emozionali.
Quello che critichi, o non ti piace, potrebbe avere a che fare con te
Piccola avvertenza: se non hai mai sentito parlare di questo principio, questa parte potrebbe risultare antipatica. Proprio per questo è necessaria una piccola introduzione.
Anche se a nessuno piace esser messo di fronte ai propri difetti, il punto è un altro.
Il punto è cambiare il concetto stesso di “difetto” e iniziare a sostituirlo con quello di parti di te che vuoi armonizzare.
Quando lo farai, i salti quantici, che farà la nostra coscienza saranno impressionanti.
Proseguiamo.
“Ciò che critichi, corrisponde ad una parte di te”…e, potrei aggiungere…”che non conosci o non hai ancora accettato“.
Una persona ti manca di rispetto e tu la detesti.
Secondo la legge dello specchio, però, ciò che critichi ha a che fare con te, e questo significa che, magari, ci potrebbe essere:
- un ambito in cui sei proprio tuo a mancare di rispetto a qualcuno o qualcosa
- un vissuto doloroso, del tuo passato, in cui hai avuto a che fare con la mancanza di rispetto: quando la rivedi, adesso, non riesci a tollerarla
Ci possono essere tanti modi per “mancare di rispetto”.
Si può mancare di rispetto, ad esempio, alle altre persone, agli animali, alla natura, alla città in cui vivi o, perché no, a te stesso.
Quando questo accade, una parte inconscia di te proietta sull’altro ciò che tu stesso – in una forma diversa – sperimenti e vivi.
Oppure, appunto, lo specchio consiste nel risveglio di un ricordo, spesso doloroso, irrisolto, non elaborato, che riemerge sotto forma di fastidio o rabbia quando vedi episodi che te lo riportano alla mente.
Forte come concetto, vero?
Riguardo al primo punto, mi sembra già di sentire le voci di protesta che si levano:
“ma non è vero! Io non mi manco di rispetto a nessuno! Sono gli altri che non mi rispettano!”.
Lo so. So che è un principio duro da digerire, ma il punto è che non ti chiedo di crederci. Ti chiedo di indagare e di comprendere da solo, o da sola, se c’è qualcosa di vero.
Altra cosa: nessuno ti sta accusando!
Il mio blog ha 20 mila lettori mensili….come potrei…accusare proprio te?
La legge dello specchio non serve per accusare nessuno: serve per l’indagine interiore.
Quando qualcosa non ti piace, ti fa reagire, ti mette in allerta, indaga.
Chiediti a quale parte di te corrisponde ciò che non ti piace negli altri o nelle situazioni della vita. Le scoperte che potrai fare ti sorprenderanno.
Esempi pratici della legge dello specchio
Ora, il punto è che dietro la critica, spesso, si nasconde qualcos’altro.
Da musicista, conosco molto bene l’ambiente della musica.
E non ho potuto fare a meno di notare quanto i musicisti si criticassero tra loro, accusandoli in modo pretestuoso e gratuito.
Ma la vera ragione di queste critiche, era un’altra.
Il musicista che vuole esibirsi su un palco, ma non ci riesce, inizia a criticare chi ci riesce.
Il suo fastidio nasce semplicemente dal fatto che avrebbe voluto essere lui a esibirsi.
Dal fastidio si passa alla critica e, dato che il tutto avviene a livello inconsapevole, la critica prende di mira fattori apparentemente “oggettivi”, quali la mancanza di tecnica, di stile o di professionalità.
Stessa cosa vale per chi ce l’ha con le persone ricche.
Se fosse il tuo caso, potresti domandarti: “perché provo fastidio pensando ad una persona ricca? Vorrei essere ricco e non riesco ad ammetterlo a me stesso? Ho vissuto qualcosa di sgradevole riguardo alla ricchezza?
Se osservi i profili social dei personaggi pubblici, noterai che sono spesso ricoperti di critiche, persino feroci. Ma perché migliaia di persone usano il loro tempo per criticare qualcuno che non conoscono e che non conosceranno mai?
Siamo tutti maestri nell’uso della proiezione, un meccanismo di autodifesa che ci toglie dall’imbarazzo di doverci guardare dentro (Deepak Chopra)
Altro esempio: mi è capitato, personalmente, di constatare come alcune persone critiche nei confronti dei gay poi, intrattenessero loro stessi rapporti con persone dello stesso sesso.
Ma come è possibile?
È possibile perché è un’altra sfumatura della legge dello specchio: essi appagavano il proprio piacere, ma non avendo il coraggio per fare coming out, finivano per detestare di chi lo faceva.
«Di solito la nostra indignazione per il comportamento degli altri riguarda un aspetto irrisolto del nostro io.»
(da “Illumina il tuo lato Oscuro” – Debbie Ford)
Del resto, lo stesso Jung diceva:
“Prima di correggere qualcosa in tuo figlio, chiediti se non lo vuoi, invece, correggere in te stesso”.
Quindi, cosa puoi fare adesso?
Semplice: quando qualcuno o qualcosa ti urta, prova a porti i seguenti quesiti:
- “che cosa dice di me stesso questo episodio o persona?”
- “quale aspetto di me stesso rivedo in esso?”
La tua indagine dovrà avere come scopo quello di assolverti né quello di condannarti, bensì, quello di conoscere te stesso.
Solo quando l’ombra emerge ci possiamo lavorare; per trasformarla e portare luce.
La Legge dello Specchio nell’innamoramento
Ma, quindi, la proiezione avviene sempre e solo quando qualcosa ti dà fastidio?
In realtà, no o, meglio, non solo, perché una cosa simile può avvenire anche quando ti innamori.
A volte, infatti, finisci per innamorarti di una caratteristica che l’altro possiede e che tu hai perduto, o che non hai svilluppato.
Il pittore che ha messo da parte la sua passione per fare l’avvocato potrebbe innamorarsi di una pittrice, lo sportivo che ha dovuto interrompere le gare per un infortunio al ginocchio potrebbe innanorarsi di una bella agonista, la persona che non si è mai lanciata per davvero potrebbe innamorarsi di chi è intraprendente, e così via.
Questo è un altro caso della legge dello specchio, ed è anche la ragione per cui non dovresti mai usata sugli altri, ma solo su te stesso.
Ti spiegherò meglio questo ultimo punto alla fine di questo articolo!
Un esempio personale
Quando frequentavo il primo anno di università, mia madre era solita mettermi in valigia una quantità incredibile di cibo.
Questa cosa mi mandava letteralmente fuori di testa.
Anche se le chiedevo di smetterla, lei non poteva proprio farne a meno, e ogni partenza si trasformava in una piccola tragedia greca.
Ora, il punto è che la rabbia che scatenava in me questo suo comportamento era eccessiva rispetto al fatto in sé.
Specchio ci cova!
Già, perché reagivo così?
Quella rabbia così intensa, con quale parte di me aveva a che fare?
Ebbene, a forza di pormi domande, scoprii che il fastidio nasceva dal fatto che, in fondo, non mi giudicavo ancora maturo e autosufficiente. E questo suo comportamento, seppur affettuoso, finiva per confermare questo pregiudizio.
“Dato che non sei in grado di pensarci da solo, si deve occupare lei di lasciarti il cibo”
Se avesse potuto parlare, è proprio questo che avrebbe detto il mio inconscio.
Chiaro come può funzionare?
Se avessi compreso prima questa dinamica, avrei compreso anche che il vero nocciolo della questione era il fatto di sentirmi autonomo e autosufficiente.
Cosa che adesso sento di essere, dunque…
…cara mamma, se per caso stai leggendo questo articolo, la prossima volta regalami pure tutte le prelibatezze che vuoi, anzi, esagera pure!
(Lol)
La legge dello specchio riflette anche ciò che fai nei tuoi confronti
Durante un seminario, Roberta ci disse che non riusciva ad applicare il principio dello specchio a tutte le situazioni della vita: da anni un’amica rimandava gli appuntamenti che le due si davano.
“Che parte di me riflette questo comportamento?” – chiese interdetta – “io non rimando gli appuntamenti!”
Mi fermai a riflettere.
Coglievo una grande sofferenza da parte sua e percepii che essa andava oltre qualche appuntamento annullato.
“Tu non annulli gli appuntamenti con gli altri” – le dissi – “ma gli appuntamenti con te stessa?”
Come per magia, Roberta scoppiò in lacrime: un meraviglioso pianto liberatorio.
Dopo qualche mese, ricevetti un e-mail.
Era proprio lei e diceva che, grazie alla bella intuizione che la legge dello specchio ci aveva fornito, aveva ripreso un progetto lavorativo abbandonato da anni, portandolo a termine con successo.
Era riuscita persino ad incontrarsi con la sua amica, la quale, questa volta, si era presentata in perfetto orario.
Il giorno in cui smetti di dare la colpa all’esterno e rivolgiamo lo sguardo verso di te, il mondo esterno da avversario si trasforma in alleato.
Legge di attrazione e legge dello specchio
Sono due principi estremamente connessi e, in un certo senso, si tratta di un solo principio. Sono due dei tantissimi nomi che abbiamo trovato per tentare di spiegare la nostra connessione col tutto.
Il mondo non è separato da te, non è una gabbia che ti imprigiona e tu non sei prigioniero. Il modo in cui volgi il tuo sguardo al mondo lo cambia: se evolvi, il mondo evolve insieme a te.
Attiri nella tua vita situazioni per risonanza e, mentre lo fai, le persone ti mostrano con i loro comportamenti alcune parti di te.
Quando critichi, ammiri, reagisci a qualcuno o qualcosa, questo qualcuno o qualcosa è connesso con te: meno riesci ad accettarlo, più questo qualcuno o qualcosa sarà presente nella tua vita.
Potrebbe sembrare crudele ma, in realtà, ciò che emerge, lo fa sempre per essere guarito.
Dunque, amico, o amica mia, indaga!
Ogni volta che ti sorprendi a giudicare, a criticare, o anche a emozionarti, a entusiasmarti, tutte le volte che qualcosa ti fa reagire, chiediti:
“Che cosa dice di me tutto questo?”
I 7 Specchi Esseni
Non potrei terminare un articolo sulla legge dello specchio senza citare gli specchi esseni.
Si tratta dello stesso principio diviso in ben 7 Specchi.
Per ognuno di essi, si dice in che modo avviene la proiezione il 1º specchio esseno dice che ciò che vedi negli altri rispecchia il tuo presente, il 2º specchio esseno riguarda ciò che giudichi nel momento presente, e così via.
Personalmente, è un sentiero che non batto molto, perché preferisco un indagine libera, senza divisione in categorie.
Tuttavia, può essere una strada molto valida per comprendere gli specchi.
Un libro sugli Specchi Esseni è quello di Giovanna Garbuio:
Un articolo che riassume questo principio è: I 7 specchi esseni.
Un altro post interessante lo trovi su Lamenteèmeravigliosa.it.
“Puoi rispiegarmi quel discorso che non devo usare la legge dello specchio sugli altri?”
Certamente.
Mi capita spesso vederla usare in questo modo, in particolare negli ambienti olistici. Ma il punto è che nessuno può se un’altra persona sta proiettando qualcosa e come. E, se anche potessimo vederlo o saperlo, solo una guida, un terapeuta, un maestro, all’interno di un contesto adatto e, soprattutto, con il consenso della persona stessa può farlo notare.
Se vuoi saperne di più, ti suggerisco la lettura di questo Spiraglio:
Il principio dello specchio si usa per conoscere noi stessi, non per incolpare gli altri
Ma io chi sono?
Sono Elvio, sono un ingegnere che ha cambiato vita e, adesso, attraverso Spiragli di Luce, aiuto centinaia di persone a superare i propri blocchi e raggiungere i propri obiettivi.
Mi sono formato come facilitatore in Costellazioni Familiari e in Astrologia Evolutiva.
Se vuoi sapere di più su come posso seguirti nei processi di cambiamento, puoi dare un’occhiata a questa pagina:
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Arrivederci al prossimo spiraglio
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Ma dipende da che cosa dai… Non è che bisogna prenderla come una legge, altrimenti viene fuori che siamo sempre noi il problema. In alcune situazioni è giusto guardarsi dentro e capire se quello che facciamo noi sia giusto, ma se non sopporto una persona, potrò avere le mie ragioni semplicemente perché so di avere ragione. Se non sopporto certi personaggi che hanno i soldi (altro esempio) non è che odio tutto l’intero mondo che è più benestante di me. Semplicemente mi chiedo como uno così idiota abbia potuto fare i soldi (e quanti ce ne sono) così come un “musicista” che riempie palchi ma la sua musica è da ragazzini e non trasmette nulla… Essere obiettivi e realisti non ha nessun tipo di collegamento con questa legge… Come l’esempio delle prostitute… Se una donna le critica è perché forse ha dei principi differenti da coloro che vendono il loro corpo. Questa legge dello specchio mi sa che vede o solo bianco o solo nero, ma non vede le altre sfumature di una persona. Una *** gigantesca nella maggior parte dei casi a si può applicare a nemmeno la metà delle situazioni.
Ciao Christian, il tuo commento è stato in parte censurato in quanto usa termini non consentiti dalla nostra netiquette, se ti troverai a commentare ancora ti invitiamo a usare un linguaggio consono, grazie! 😉
Ciò detto, riguardo alla parte in cui argomenti, sono tutte obiezioni valide; è probabile, però, che tu non abbia letto l’approfondimento proposto alla fine (questo: https://spiraglidiluce.org/2017/12/28/legge-dello-specchio-non-si-usa-contro-altri/) in cui vengono dette le stesse cose che tu obietti.
In generale: quando si cammina sul sentiero spirituale è bene non prendere niente alla lettera né dare nulla per scontato, quindi, certamente: se odi uno che ha i soldi non è detto al 100% che tu abbia un problema coi soldi, ma se la tua critica è fatta in un certo modo, e accompagnata da certe emozioni, è probabile che sia così.
La Legge dello Specchio è uno strumento che possiamo utilizzare per mettere in evidenza parti di noi che non conosciamo. Sta ad ognuno, poi, comprendere quali esse siano, e i limiti entro cui si manifestano.
Grazie per il tuo spunto e buon cammino ✨