Smettere di pensare: utopia o realtà? Per la prima volta su Spiragli di Luce ti chiedo esplicitamente di dirmi la tua!
Ho deciso di scrivere un post su un argomento che reputo importantissimo: smettere di pensare.
In realtà, lo dico in questo modo un po’ semplificato, ma intendo anche iniziare a pensare meno, a controllare i propri pensieri, se preferisci, a disciplinarli o, ancora, avere un pensiero più consapevole e sempre meno in balia degli eventi esteriori.
Se dovessi descriverti la prima immagine che associo ai pensieri, in particolar modo al modo di pensare tipico di chi non ha praticato nessuna tecnica per dare forma e disciplina alla propria mente, è quella di cavalli allo stato brado.
Sicuramente hanno un loro fascino e pure forza espressiva: possono correre velocissimi e liberi su praterie sterminate, senza controllo alcuno e totalmente liberi; una bellissima immagine, è vero.
Ma cosa accade se questi cavalli imbizzarriti ed indomabili, iniziano a scorrazzare indisturbati per le praterie della nostra mente?
Spiragli di Luce: non più io che scrivo al di qua del monitor e tu che leggi al di là, bensì…comunità!
Ecco, mi è scappata pure la rima. Ebbene si, uno degli archetipi che regge il mio segno zodiacale, il Leone, ogni tanto fa la sua comparsa. Cosa intendo dire con questo titolo? Ho la volontà, l’ispirazione e l’entusiasmo per trasformare Spiragli di Luce in una comunità.
Non più un rapporto di separazione, in cui io (e gli altri autori) scrivo da una parte del monitor e tu che leggi dall’altra, bensì una vera e propria comunità per migliorare noi stessi. Non è un caso che ho chiamato la newsletter “Community evolutiva“: chi è già iscritto e riceve ogni settimana i contenuti che inviamo, saprà che c’è sempre la possibilità di interagire e ricevere risposte via e-mail. Se non sei iscritto e ti interessa farne parte, a fine post troverai il link per farlo.
Questo post è un ulteriore passo verso questo tipo di interazione e condivisione tra le persone interessate alla crescita personale ed interiore: invece di scrivere un articolo sul fatto di smettere di pensare, voglio chiederti di dire la tua opinione o, se ne hai bisogno, di fare la tua domanda, porre il tuo quesito a questo riguardo.
A fine articolo c’è lo spazio per i commenti, io e Merj Tauro risponderemo a tutti!
Perché si vuole smettere di pensare?
Ecco, questa è la domanda a cui vorrei che tu mi rispondessi. Mi piacerebbe conoscere la tua opinione.
E ti spiego subito che cosa ho in mente: c’è un progetto che sto avviando qui su Spiragli di Luce e riguarda la meditazione.
È una bellissima idea evolutiva, ancora in fase di costruzione. E vorrei che anche la partecipazione alla sua messa in opera fosse collettiva, ognuno può dare il suo contributo. Allora, come primo passo ho individuato questo: dato che tantissime persone mi chiedono come si fa a smettere di pensare, prima di dare una mia risposta, vorrei chiedere il perché di tale domanda.
Ovvero: perché non vorremmo più pensare? Perché meditiamo per “spegnere” il cervello? Cosa fa nascere questo desiderio?
E ancora: ti è mai capitato di avere momenti di “vuoto” mentale? Ti è mai successo, al contrario, di non riuscire proprio a far tacere i pensieri o svuotare la testa?
Rispondendo a questi quesiti, o commentando un tuo pensiero o riflessione, mi aiuterai nella costruzione di questa nuova avventura nel mondo della meditazione.
“Elvio, ma in che cosa consiste questo progetto?”
Lo so che te lo starai chiedendo. Ma è ancora presto per rispondere. Anche perché non vorrei costruirlo sulla base delle cose che ho “in mente” (tanto per rimanere in tema…) io, bensì procedere per ispirazione collettiva, sulla base di tutto ciò che verrà detto. E un primo punto da cui partire, può essere proprio questo, andare a vedere la tua opinione, le opinioni di tutti sul desiderio di non pensare troppo, di “silenziare” la mente, di ricercare il vuoto mentale di cui si parla tanto.
Che ne dici? Sei pronto ad accompagnarmi in questa bella avventura?
Ti lascio il link per l’iscrizione alla Community evolutiva, e poi passo alle brevi istruzioni: Iscriviti alla Community di Spiragli di Luce.
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Puoi lasciarlo proprio qui sotto, nello spazio apposito, in due modi (scegliendo quello che preferisci) se hai Facebook, direttamente col tuo account, oppure nel modulo dei commenti.
E prima di proseguire, voglio lasciarti due suggerimenti per proseguire la lettura, dato che in questo spiraglio abbiamo parlato di come calmare la nostra mente, il primo, che ci parla del metodo per eccellenza per smettere di pensare: Meditazione per principianti | Guida passo passo per iniziare a meditare
Ed il secondo, che ragiona su un aspetto correlato, ovvero su come i pensieri influiscono sulla creazione della realtà: Che tu creda di farcela o meno, avrai comunque ragione
Grazie e…arrivederci al prossimo Spiraglio.
Wow davvero un articolo stupendo …complimenti…
Non oppongono resistenza ai pensieri quando arrivano soprattutto se negativi …cerco di osservarli bene…accogliendo le sensazioni che mi trasmettono…
Grazie mille per questo primo pensiero Marianna!
Quello di cui parli è “l’esercizio principe” a mio avviso…osservarli per poi trasformarli. Grazie e un abbraccio di luce per te 🙂
Non smetto mai di pensre,elaborare, ricordare…come si può imbrigliare il pensiero? Neanche il coma me lo impedito, anche se inizialmente limitato con i vupti di memoria.
Ciao Elvio!!
Io voglio andare oltre la paura attraverso il dialogo, il raccoglimento e l’iniziativa di conoscenza.
Grazie per i tuoi Spiragli, a presto!!
Corro a iscrivermi alla Community!! 😉
Caro Elvio, spesso desidero spegnere il cervello perché un’infinità di pensieri mi assalgono, si rincorrono, si sovrappongono creandomi ansie, sofferenza, paure e addirittura malesseri fisici ma è davvero difficile per me riuscire allontanarli. Ci riesco solo quando viaggio: allontanarmi dal mio ambiente, dalle solite persone, anche dal “dovere” se vuoi, mi fa sempre un gran bene. Quando viaggio riesco a “staccare la spina” davvero, gusto ogni momento, mi sento diversa ma vera, anche se un po’ Alice nel paese delle meraviglie, osservo tutto e tutto mi aiuta a star bene… però non posso permettermi di viaggiare quanto vorrei. A volte lo faccio con la fantasia e quando ci riesco per qualche momento riesco a rilassarmi, ma in questo caso si tratta solo di una breve pausa per riprendere fiato, niente di risolutivo. Mi piace molto il tuo blog. Grazie per i bellissimi post.
La mattina appena sveglia, per me è un momento sacro: un pò di stretching e yoga, salutare il sole che sorge ed il nuovo giorno ma soprattutto almeno quei 5-10 minuti di “meditazione”: chiudo gli occhi, ascolto il mio respiro ed i segnali del mio corpo, ripenso magari ai sogni della notte passata, alle emozioni e al turbinio di sensazioni che ogni giorno il mondo in cui vivo mi fa scaturire, vuoi o non vuoi. Non possiamo isolarci dall’ambiente. Ma possiamo imparare a “trovare la nostra centratura” nonostante l’ambiente esterno, aumentare la nostra “resilienza”. In meditazione, osservo tutto questo senza giudizio. Rallentano i pensieri…il silenzio e la luce guariscono, elaborano e trasformano…il cuore ritrova la sua energia e la mente si rimette al suo posto, al servizio del cuore. Namastè
Che bel pensiero cara Gabriella, grazie 🙂 p.s. ho apprezzato tantissimo la parola “resilienza”…capacità di adattamento, di auto-guarigione… Namasté