Superare i propri limiti non è affatto impossibile. In questo post ti racconterò tre bellissime storie di persone che l’hanno fatto.
Superare i propri limiti…continuo a pensare a questo argomento…e mi vengono in mente delle storie. Credo che le esperienze degli altri siano fondamentali per crescere, per conoscerci. Ed, inoltre, ho trovato su un libro proprio la prima storia, proprio mentre scrivevo questo post. Credo che sia un segnale…e per questo te la voglio raccontare.
Milton Erickson
La prima storia è quella del Dott. Milton H. Erickson, medico psichiatra e padre dell’ipnosi moderna. Pochi, però, conoscono la mirabolante e rocambolesca storia di questo personaggio; nato nel 1901 a Aurum, nel Nevada, si trasferisce nel Wisconsin all’età di 5 anni. Vive un’infanzia tutt’altro che semplice, in quanto patisce molteplici handicap, tra cui il daltonismo (riusciva a vedere solo il viola), la dislessia, la disritmia e una sordità parziale.
A diciassette anni, in seguito a una poliomelite, rimane paralizzato e i medici prospettano una paralisi permanente. Ma Erickson non si da per vinto. Inizia ad osservare la sorellina che inizia a camminare e riesce da prima a muovere qualche muscolo, poi impara a camminare con le stampelle.
Mentre continua la propria caparbia riabilitazione, si iscrive alla facoltà di medicina e dopo il primo anno, avendo acquisito più forze, decide di intraprendere un viaggio in canoa lungo il fiume Missisippi. Alla fine del viaggio Erickson ha percorso ben 1200 miglia e la misura del suo torace è aumentata di ben 6 pollici.
Negli anni a seguire si laurea in medicina, si specializza in psichiatria ed inizia ad introdurre nelle sedute la pratica dell’ipnosi, fino a quando la notizia che un bravissimo psichiatra di Phoenix stava raggiungendo risultati straordinari, giunge all’antropologo Gregory Bateson, che rimane affascinato e scrive Terapie non comuni, opera che consacra Erickson come maestro di terapia strategica.
Secondo questo grande personaggio, in ognuno di noi è insito un incredibile potenziale, che aspetta solamente di essere scoperto.
Forse starai pensando che questa è una storia eccezionale, ma che magari non tutti hanno le potenzialità per riuscire in un’impresa del genere. E invece no. Se scrivo questo post, è proprio per cercare di trasmettere il concetto che questo potenziale, di cui Erickson parlava, è insito in tutti noi, è che superare i propri limiti è possibile, non appena riusciamo a risvegliarlo.
Morris Goodman
La seconda storia è quella di Morris Goodman, resa celebre grazie al film The Secret.
Dopo un terribile incidente d’aereo, Goodman si ritrova in un ospedale, tetraplegico, impossibilitato persino a respirare. Grazie ad una grande focalizzazione sul proprio obiettivo ed alla profonda convinzione che prima o poi sarebbe riuscito a guarire, Goldman fa passi da gigante nella propria riabilitazione.
Nonostante l’impietosa diagnosi, secondo cui non sarebbe riuscito a tornare neppure a respirare senza l’ausilio delle macchine, Goldman riprende effettivamente a respirare da solo, poi a parlare ed infine a camminare. Per questo viene definito anche “l’uomo dei miracoli“.
Come per la storia precedente, magari starai pensando che Goodman possedesse qualche qualità “speciale” che gli ha permesso di superare i propri limiti, il limite di non credere di poter guarire, la credenza che non fosse possibile. In un certo senso, credo che sia così. Il signor Goodman è sicuramente una persona speciale. Ma la buona notizia è che anche tu lo sei. Tutto sta nel risvegliare il proprio potenziale. Proprio come il Dott. Erickson ci ha insegnato.
Se vuoi vedere la parte di The Secret che racconta la storia di Morris Goodman lo troverai a 1:06 (ad 1 h e 6 minuti, circa…) ma ti consiglio comunque ti vedere tutto il film
https://www.youtube.com/watch?v=ew4-b2TUk4A
Beatrice Vio
La terza storia, è quella di Beatrice Vio. Detta Bebe è forse più nota al grande pubblico di casa nostra dei due personaggi di cui ti ho parlato prima.
All’età di soli 11 anni, Bebe viene colpita da meningite fulminante, con conseguente necrosi di avambracci e gambe, di cui si rese necessaria l’amputazione. Dopo solo un anno dall’insorgere della malattia riprendere l’attività sportiva ed agonistica nella scherma, grazie ad una speciale protesi che le permette di sostenere il fioretto.
Nel 2015 si laurea campionessa mondiale paralimpica nel fioretto individuale e nel 2016 ottiene la medaglia d’oro alle paralimpiadi di Rio de Janeiro.
Chi ha visto le sue interviste è rimasto sicuramente colpito dalla grande gioia e vitalità che Bebe ha nell’esprimersi e nel modo suo modo di vivere la vita. Una grande allegria decisamente contagiosa. Il limite c’è. È innegabile. Ma c’è chi lo supera, chi lo aggira, chi magari non può superarlo e se lo rende alleato, complice e co-creatore di una nuova vita.
Vorresti vedere un video anche su Bebe? Eccolo qui 🙂
L’elenco è ancora lungo
Sai, mentre scrivo questo articolo continuano a venirmi in mente dei nomi. Ad esempio il cosmologo Stephen Hawking, che molti di noi conoscono grazie al bellissimo film “La teoria del tutto” e che persino Echart Tolle cita nel suo bellissimo libro Il potere di adesso.
Ma anche, tornando in Italia, Sara Gerini, 36 anni, cagliaritana campionessa di pallavolo della nazionale sordi e ideatrice dello slogan #facciamocisentire che chiede sottotitoli in tutti i programmi televisivi.
E si potrebbe continuare, a lungo. Perché l’elenco delle persone che hanno sentito che in loro c’era una fiamma che ardeva ed aspettava solo di essere risvegliata, è veramente lungo.
Vorrei citare anche persone che ho avuto il piacere di conoscere, forse con delle storie più “normali” (passami il termine).
Ad esempio Fabrizio, che sono andato a trovare durante il mio viaggio di due mesi in giro per il sud Italia, che ha mollato tutto per andare a vivere in un trullo… evidentemente…il suo potenziale era nel trullo? Fabrizio avrà detto… e trullo sia! Se vuoi leggere la storia, la racconto qui: Mollo tutto e vado a vivere in un trullo.
Altra storia che vorrei citare è quella di Phil, anche lui lo sono andato a trovare durante il viaggio-spiraglio; nato in Belgio, a 18 parte per girare il mondo, lavora come tecnico frigoriferi in un ClubMed, poi fa il muratore ed il giardiniere in Canada e Australia, infine sbarca in Thailandia, dove lavora prima come modello e poi come attore. In seguito alla morte dei nonni, abruzzesi, decide di rientrare, pur non avendo mai vissuto in Italia. Impara l’italiano e va a vivere nel piccolo paese di cui è originaria la sua famiglia, racconto la storia qui: Dal giro del mondo al Gran Sasso.
Superare i propri limiti: come fare?
Non credo che la risposta si possa dare in un solo paragrafo. Sono profondamente convinto, infatti, che le formule magiche non esistano. Non esiste una risposta né una soluzione valida per tutti. Ognuno di noi si troverà di fronte a dei limiti da superare, ed ognuno avrà i suoi, nessuno escluso, tutti diversi.
Credo però che un aiuto fondamentale ci possa arrivare proprio dalla spiritualità. Intraprendere un percorso spirituale, ti aiuterà a conoscerti.
Se non ti piace questa definizione, se “cammino spirituale” ti sembra pomposo, pensalo semplicemente come un percorso di crescita, di miglioramento. Di presa di consapevolezza di sé. Più capiamo (e sentiamo!) che prendiamo contatto con la nostra vera essenza, più superare i propri limiti diventerà naturale.
Elvio, mi consigli un paio di post per superare i miei limiti?
Certo, ci provo: un limite corrisponde spesso ad una credenza, proprio come sostengo nell’articolo: Vuoi realizzare i tuoi sogni? Smetti di dire che è difficile e che ti consiglio di leggere. Un altro in linea con l’argomento è questo: Che tu creda di farcela o meno, avrai comunque ragione.
Link e saluti finali
Spero che questo post su come superare i propri limiti ti sia piaciuto. Se si, dagli un mi piace!
Lo puoi anche condividere con i tuoi amici (su Facebook, Twitter) se lo desideri. Allego qualche link per approfondire le tre storie che ti ho raccontato.
Cliccando su questo link, troverai informazioni sul Dott. Erickson. Qui invece troverai quelle relative a Morris Goodman. Infine qui, quelle relative alla simpaticissima Bebe.
Il paragrafo sul Dott. Erickson, è tratto dal bellissimo libro Anatomia della guarigione della Dott. Erica Francesca Poli.
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Sicuramente l’uomo ha grandi potenziali, altrimentii l’umanità sarebbe estinta da un bel po.
Il problema è che non tutti hanno la forza di far emergere queste forze che di sicuro la natura ci ha donato.
Un abbraccio Elvio e grazie per averci fatto conoscere queste figure e per i tuoi sempre interessanti post.
eh già, l’uomo ha grandi potenzialità…il problema è…scoprirle e risvegliarle 🙂 un grande abbraccio cara!