Il fatto di “dare tanto e ricevere poco” è uno degli adagi popolari più conosciuti, nonché una delle convinzioni più radicate in molti di noi. Oggi vedremo, però, che si tratta di un falso mito
Molti di noi, ed anch’io in passato, hanno creduto di dare tanto e ricevere poco, di fare qualcosa per gli altri e non ricevere “in cambio” quello che si aspettavano.
Come vedremo nel corso di questo spiraglio, l’errore consiste proprio nel ritenere di dover ricevere qualcosa in cambio di ciò che facciamo. Sei pronto? Sei pronta a partire in questa nuova spiragliesca riflessione? Andiamo!
A far del bene agli altri si ricevono solo calci. Oppure no?
“Do tanto agli altri, ma ricevo poco o niente da loro”. “Con tutto quello che ho fatto per lui (lei), non ho ricevuto nulla ed anzi, alla fine mi ha abbandonato”.
Quante volte abbiamo sentito frasi come queste? Tante, vero? Oggi voglio “mettere in pausa” per un attimo il racconto del mio viaggio in Colombia e riflettere un po’ su questo principio che, se compreso, ci può aiutare a vivere meglio (e non poco!) la nostra vita.
Se, prima di proseguire, sei curioso di sapere di più sul viaggio in moto in Colombia che sto facendo, puoi cliccare sul link che ho appena inserito o su questo spiraglio, che racconta le ultime tappe di questo emozionante viaggio.
Bene, detto questo, torniamo alla famigerati frasi di poco fa, quelle sul dare tanto e ricevere poco.
Non pensare di avere qualcosa che non va: quelle frasi le ho dette pure io. Più di una volta.
Poi, però, sono venuto a conoscenza di un principio secondo cui chi da riceve, sempre, senza eccezioni, ed ho iniziato a rifletterci.
La prima domanda che mi sono posto è: se chi da riceve, perché siamo così in tanti ad avere l’impressione che stiamo dando senza ricevere nulla? E il punto è che non si tratta solo di una “impressione”: ci sono effettivamente delle situazioni in cui diamo e in cambio otteniamo poco o niente. Allora dov’è il problema? Il problema, come anticipavo, sta proprio nel voler qualcosa in cambio
Dare non equivale a barattare
Presta molta attenzione a ciò che sto per dirti: quando qualcosa non fila per il verso giusto, quando ci ritroviamo a pronunciare una delle frasi che citavo poco fa, è perché effettivamente abbiamo dato, ma non l’abbiamo fatto col cuore aperto: abbiamo donato aspettandoci qualcosa in cambio.
Non si tratta allora di un vero e proprio dare, ma di uno scambio, di un baratto.
L’Universo mal sopporta ogni forma di attaccamento e crea le condizioni perfette per distruggerlo. Non appena la grande coscienza universale, di cui facciamo parte, si accorge che siamo attaccati all’idea di ricevere qualcosa in cambio delle nostre azioni, predispone tutte le condizioni per far sì che ciò non avvenga.
Frasi quali “dopo tutto quello che ho fatto per lui, mi ha trattato malissimo” o il famoso adagio secondo cui “a far del bene (agli asini) si ricevono solo calci“, in realtà, smascherano le nostre reali intenzioni: è vero che stavamo dando, ma è anche vero che ci aspettavamo in cambio qualcosa.
Magari siamo stati noi a decidere di aiutare quella persone, o di tenere un determinato comportamento nei suoi confronti. Nessuno ci ha promesso niente però, nel momento in cui non otteniamo ciò che ci aspettavamo in cambio, ci arrabbiamo o rimaniamo delusi. Ce la prendiamo perché crediamo che stiamo dando senza ricevere.
Si trattava, quindi, di un dare condizionato.
Dare è dare
È un passaggio difficile, lo so. Ma bisogna arrivare a dare semplicemente perché vogliamo farlo. Si tratta di un dare incondizionato, privo di condizioni. Non do aspettandomi né tantomeno chiedendo un compenso per le mie azioni. Do e basta.
Capisci che il concetto di dare tanto e ricevere poco perde automaticamente di senso in questo caso?
Persino il genitore che dice al figlio che “con tutto quello che ho fatto per te” adesso tu “mi ripaghi in questo modo” incappa nello stesso errore. Il genitore è venuto sulla Terra per dare.
E forse ora qualcuno penserà: “ma questo non è giusto! Se do, è ragionevole che io riceva…”
In un certo senso, lo è. Lo so, è un paradosso. Accade di dare e, naturalmente, ricevere. Per fortuna, accade, non ti preoccupare. Ma il segreto sta proprio nel dare a cuore aperto, senza attaccamento né desiderio a ricevere qualcosa. Dai per il gusto di dare, partendo dal presupposto che non riceverai nulla. Se poi riceverai, tanto meglio.
Se sei un genitore e ti senti, col cuore, di dare del tuo meglio ai tuoi figli, fallo. Ma non porre condizioni. Elimina ogni condizione. Senza le condizioni, tutto fluirà in modo perfetto.
L’idea, e te ne parlerò nel prossimo paragrafo, è essere come il sole, ma prima, ti chiedo solo un istante del tuo tempo: clicca sui sotto e lascia un mi piace alla nostra pagina Facebook! Ci aiuti a crescere e rimani in contatto con le nostre pubblicazioni!
Sii come il sole
Guarda la natura.
Il Sole ti regala i suoi raggi, tutti i giorni, a te, a me, al pianeta ed a tutto il sistema solare. Chiede forse qualcosa in cambio?
Hai mai sentito il Sole dire “Okay, io vi do la mia luce, però voi, alberi, che la usate per la fotosintesi clorofilliana, mi raccomando, fatemi i fiori come piacciono a me”? Io no 🙂
Il sole non pone condizioni. Cede la sua energia da miliardi di anni, in modo incondizionato.
Ecco cosa puoi fare: sii come il sole.
Dare tanto e ricevere poco? Impossibile
Come ormai avrai intuito, questa proposizione perde di significato. Dare tanto e ricevere poco ha un senso solo se ci predisponiamo a ricevere, se ci mettiamo nell’ottica che dare equivale a dare, il problema non si pone.
Prima di concludere, torniamo velocemente sull’esempio del genitore.
Se tu, da babbo o mamma quale sei, dai a tuo figlio perché ti aspetti che lui o lei faccia qualcosa come lo vuoi tu, perché segua il cammino che credi sia migliore per lui o perché vuoi che realizzi i tuoi sogni, beh, renditi conto che non stai dando.
È come se tu stessi affittando a tuo figlio il dare, stai stipulando una sorta di “contratto emozionale” dove chiedi indirettamente che ti venga un domani restituito l’investimento di desiderio che fai su di lui.
Dai senza volere nulla in cambio, sii come il sole. Quello che ti restituirà tuo figlio un domani, non sarà forse quello che ti eri immaginato, ma sarà ancora più splendente ed autentico.
Dato che ci avviamo alla conclusione, approfitto per lasciarti un link ad un lungo intervento di Osho, che rispose alla domanda Cosa significa dare?
Se diamo, riceveremo
Questo (“se diamo, riceveremo”) è il principio. So che fa a pugni con ciò che ci è stato insegnato e con la nostra cultura. Eppure, se diamo, riceveremo. È una legge universale.
Il punto, nota bene quello che sto per scrivere, è che non è detto che riceveremo dalla stessa persona a cui abbiamo dato, né che ciò accadrà nei tempi e nei modi che ci eravamo immaginati.
Però, la buona notizia, è che accadrà.
Bene. Questo è tutto. E adesso, sai una cosa? Per il magico principio del dare e del ricevere, ti faccio sapere che hai la possibilità di condividere questo post sui Social Network. Ovviamente….non mi aspetto che tu lo faccia. Ed, anzi, accetto che tutto vada nel modo migliore in cui debba andare. Sappi però che, se lo condividerai, aiuterai Spiragli di Luce a crescere, e questo mi farà immensamente felice.
Come sempre concludo suggerendoti uno spiraglio per proseguire la lettura. Eccolo: Chiudere i cicli e lasciar andare ci insegna a Vivere
Grazie e arrivederci al prossimo spiraglio.
Il tuo Spiraglio insegna il dono della generosità.
E’ una lettura interessante.
Buon we Elvio 🙂
Ciao Bea,
sono tornato a rileggere (e migliorare) questo spiraglio dopo tanto tempo, credo di non aver visto, all’epoca il tuo commento…e approfitto per ringraziarti, seppur in ritardo.
Un abbraccio
Buongiorno, si è vero si dà per la gioia di dare senza aspettarsi niente in cambio, senza pretese, quello che però poi mi delude è quando le persone ti promettono qualcosa non richiesto ma di loro iniziativa e poi non mantengono la promessa.
Questo si che poi fa male.