Ho chiamato questo post “salto quantico” dalla tristezza alla felicità perché è esattamente quello che mi è accaduto leggendo “Il potere di Adesso” di Eckhart Tolle…
Prima di cominciare, mando a tutti un saluto di benvenuto e un ringraziamento per continuare a leggermi.
Interrompo momentaneamente il racconto del viaggio in Colombia perché sento la necessità di dedicarmi ad una cosa per me più urgente.
Da qualche giorno sono stato catapultato in una sorta di stato di estasi, una grande tranquillità mista a serenità.
Si è risvegliato in me un sentire molto particolare, difficile da esprimere, una sorta di fiducia nel fatto che tutto andrà bene e che nulla di ciò che accade fuori di me mi può scalfire.
Tutto è nato quando ho iniziato a leggere Il potere di Adesso di Echart Tolle.
Il salto quantico
Questo libro mi venne regalato più di quattro anni fa da un’amica che, sapendomi interessato ai temi spirituali, pensò che potesse interessarmi.
È rimasto su uno scaffale fino a mercoledì scorso quando, spinto da uno strano impulso di curiosità, l’ho preso in mano.
Subito dalle prime righe ho avuto l’impressione di entrare in contatto con qualcosa di meraviglioso, qualcosa che andava molto oltre le semplici parole stampate su carta.
Proseguendo la lettura questa impressione si è sempre più rafforzata fino a quando ho letto il modo in cui lo scrittore ha raggiunto lo stato di “illuminazione” che ha cambiato così radicalmente la sua vita.
Racconta come dopo anni di sofferenza il dolore raggiunse il culmine una notte in cui si rese conto che odiava profondamente se stesso. Ma fu allora che nacque in lui un pensiero particolare.
Se non posso vivere con “me stesso” – pensò – devono esserci due “io”: uno è “io” e l’altro è il me stesso con cui questo “io” non può vivere.
Il sorgere di questo dubbio fermò la sua mente all’istante: i pensieri si acquietarono e, da quel momento, tutto cambiò.
Camminando per le strade la mattina dopo, gli sembrò di essere appena venuto al mondo.
Passò due anni seduto nelle panchine dei parchi della sua città, vivendo una sensazione interiore di pace e gioia. Quando le persone gli chiedevano se poteva insegnargli come raggiungere questo stato, rispondeva :
“Ce l’hai già. Solo che la tua mente fa troppo rumore e non riesci a sentirlo“
Siamo energia.
Entriamo in risonanza con energie a noi affini. Le esperienze delle nostre vite vibrano tra loro e si mettono in moto. Così io (anch’io sono energia!) o te (anche tu lo sei!) leggendo quelle parole ho sentito risvegliare qualcosa di meraviglioso che da qualche giorno mi sta facendo vivere stati di intensa consapevolezza.
E la cosa sorprendente è mi accorgo di come questa meraviglia si possa acquisire da un momento all’altro. Un secondo prima sono addormentato, un secondo dopo sono sveglio, nello stesso modo in cui le teorie di Newton non esistevano fino a un istante prima che la mela colpisse la sua testa.
Echart Tolle ha cambiato profondamente la sua vita perché ha smesso di identificarsi con la sua mente.
Un attimo prima era identificato, un attimo dopo no.
Qualche istante prima la sua vita era triste e pesante al punto da fargli pensare di non poter continuare così, qualche istante dopo in lui già albergava la pace e la gioia. Se questo è possibile, evidentemente, lo è solo perché la pace e la gioia sono già dentro di noi.
Un’esperienza, qualche anno fa…
Quando iniziai il percorso di scoperta del mio vero Io, alcuni anni fa, accadde una cosa particolare, molto simile a quella raccontata in “Il potere di Adesso”: stavo camminando per strada quando, da un momento all’altro, la mia mente tacque. In qualche modo i miei pensieri se ne erano andati.
Mi guardai intorno basito e non nego che all’inizio mi colse il terrore: ero così abituato a pensare in ogni istante che trovarmi all’improvviso sprovvisto dei “miei” pensieri mi fece paura.
Dopo i primi attimi di smarrimento, però, scoprii che non c’era nulla da temere. Ricordo la profonda sensazione di estasi: guardavo gli alberi, i rami, le foglie accorgendomi di dettagli che non avevo mai visto prima e tutto questo senza che nessun pensiero accompagnasse ciò che vedevo: non c’erano commenti né giudizi, riuscivo a vedere le cose per ciò che erano.
Sentii sensazioni più intense e avvolgenti delle cose più belle che avevo provato nella mia vita ordinaria, più belle del giorno in cui avevo trovato lavoro o di quello in cui mi ero laureato.
Non durò tanto, ma finché durò, la mia mente rimase totalmente silenziosa. Potevo pensare, se lo desideravo, ma nessun pensiero nasceva “da solo” o compariva per associazione con qualcos’altro, come era stato fino ad allora. Quando finì, capii che la mia vita non sarebbe stata più la stessa: volevo studiare per capire cosa mi era successo e imparare come fare per poterlo ottenerlo di nuovo.
Il potere di Adesso, un patto che va rinnovato qui ed ora, in ogni attimo
Ora, so che ottenere non è la parola giusta, perché quello che accadde quella sera non era qualcosa che avevo realmente “ottenuto”, bensì, qualcosa che era sempre stato con me, ma di cui non ero capace di accorgermi.
Persino viaggiare, persino questo blog è una metafora di questo concetto.
Un anno di vita in Colombia lontano da famiglia, amici e lavoro ha fatto spegnere il vecchio “me” ed ha permesso al nuovo di nascere.
Lontano dalla vita che mi ero abituato a vivere, dagli altri, da quello che gli altri si aspettavano da me iniziai in qualche modo a disconnettermi dai miei schemi abituali. Tutto questo è successo attraverso una serie di episodi meravigliosi.
Alcuni fra questi sono stati così inaspettati, straordinari e persino miracolosi, da spingermi ad iniziare a scrivere il blog per raccontarli. Ma il punto è che, in realtà in Colombia non è nato un “nuovo me“: semplicemente ho smesso di identificarmi con il vecchio.
Grazie di avermi letto.
Dedico questo post a te, che non vuoi più identificarti col “vecchio te stesso”, a te che vuoi trovare il vero te stesso.
Voglio dirti di non preoccuparti: tutto va bene, le cose accadono da un momento all’altro, come il mio leggere la frase su un libro, come il cascare della mela sulla testa di Newton. Quando realizziamo che non siamo quella persona triste e complicata che per tanti anni abbiamo creduto di essere, possiamo continuare da soli, col sorriso sulle labbra.
Accade da un momento all’altro, senza avvisarci.
Magari, sta accadendo già Adesso.
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Tolle ha anche scritto altri due libri, uno in cui spiega Come mettere in pratica il “Potere di Adesso”, l’altro con 50 carte per ispirare.
Li trovi qui sotto e, se li acquisti tramite questi link, aiuti il blog a sostenere le spese per essere online e diffondere contenuti gratuitamente 😉
Arrivederci al prossimo Spiraglio
Spiraglio di luce, ho iniziato a leggere qs sera il blog…mi ha incuriosita e tenuta incollata al computer! Aspetto il prossimo spiraglio! Ciao
Ciao Laura, grazie di cuore per quello che dici. Un abbraccio.
Piacerebbe anche a me abbandonare Quello confuso e complicato e convivere con l’ Altro quiete e
senza affanni. Ma, e tu lo sai bene, non è facile
Grazie comunque, leggerò il libro
Buon Natale
Rodrigo
Ciao. Questa sera ciò che ho letto e veramente tutto ciò di cui avrei bisogno: spegnere i pensieri. Forse riesco a farlo anch’io. Grazie mille. Un abbraccio
Certo che ce la farai anche tu Manu, non è per niente difficile, un abbraccio a te! 🙂
Vorrei tanto che succedesse anche a me, ma la mia mente è così piena di pensieri che a volte io stessa faccio fatica a contenerli e non so come iniziano ad avere una loro autonomia…
…è la stessa cosa che ci succede a tutti cara Federica…solo che a volte siamo così immedesimati in essi che neanche ce ne accorgiamo…
Felice giorno, sto seguendo un percorso Spirituale, ma ti ringrazio di Cuore per avermi ricordato questo rapporto intimo con il ns. Se. Nel caos della vita in cui siamo immersi: passato, tradizioni ecc.,il tuo suggerimento, risuona come un richiamo, un esortazione ad essere sempre connessi con la nostra Anima che ci guida, perché la mente, mente. Complimenti, ed ancora grazie di Cuore. Buon percorso Spirtituale e buona salute a tutti. Dalia